Quando parliamo di cereali e tuberi non si può far altro che pensare alle origini della storia alimentare. Coltivati, esportati e venduti da millenni in tutto il mondo, i cereali e i tuberi tutt’oggi rappresentano una delle colonne portanti dell’alimentazione umana, protagonisti anche della nostra dieta mediterranea.
I cereali, fonte primaria di carboidrati, con il loro costo ridotto e le svariate proprietà nutrizionali sono fondamentali per l’uomo e, proprio per questo motivo, sono diffusi in tutto il mondo.
I tuberi sono la seconda fonte di carboidrati dopo i cereali e forniscono un apporto di minerali e vitamine superiore a qualsiasi altro alimento. In particolar modo la loro importanza è strategica nei Paesi in via di sviluppo, dove sono alla base dell’alimentazione di milioni di persone.
Quanto sono diffusi?
I cereali sono le piante più coltivate su scala mondiale, occupano più di 700 milioni di ettari, superficie pari alla metà di quella coltivata, e possono assicurare una produzione di circa 2,5 miliardi di tonnellate l’anno. Le colture di cereali sono in grado di resistere anche a condizioni ambientali sfavorevoli, lì dove altri vegetali faticano a crescere. Inoltre i cereali possono essere conservati facilmente soprattutto sotto forma di farine e sono molto digeribili grazie alla presenza dell’amido. L’adattabilità a climi diversi, la facilità di conservazione e l’alta digeribilità ne determinano la grande diffusione sul pianeta.
La maggior parte della popolazione mondiale segue infatti una dieta a base di cereali e tuberi. Basti pensare che solo cinque cereali – riso, grano, mais, miglio e sorgo – forniscono il 60% dell’apporto energetico alimentare mondiale. Per circa 700 milioni di poveri in Africa, Asia e America Latina le radici e i tuberi sono alla base della loro dieta e ne rappresentano la principale fonte calorica. Da questi dati si può intuire il ruolo centrale dei cereali e dei tuberi nella sicurezza alimentare. Proprio per questo motivo, è fondamentale promuovere la protezione della biodiversità di questo tipo di alimento. Sono oltre diecimila le varietà diverse di cerali e tuberi, anche se oggi purtroppo non tutte continuano a essere coltivate.
Dove possiamo trovarli a Expo 2015 Milano?
L’Università degli studi di Milano ha sviluppato i contenuti del cluster dei cereali e tuberi, presente a Expo Milano 2015. I cluster sono dei “padiglioni collettivi” dove più paesi partecipano insieme per sviluppare un determinato tema. I paesi partecipanti al cluster dei cereali e tuberi sono sette: Bolivia, Congo, Haiti, Mozambico, Togo, Venezuela e Zimbabwe.
Per quanto riguarda il design della struttura, il compito è stato affidato a Joel Meyerowit. Il cluster è formato da 7 edifici ricoperti di juta, collegati da un corridoio centrale che ospita le diverse piante di tuberi e cereali, creando una distesa verde e gialla che ricorda i campi coltivati. Alcuni pannelli informativi guidano i visitatori alla scoperta di mais, grano, grano saraceno, fonio, frumento, orzo, miglio, quinoa, segale e sorgo, per quanto riguarda i cereali, e patata, topinambur, igname, manioca per quanto concerne i tuberi.
Il cluster ha lo scopo di mostrare la grande varietà di cereali e tuberi presente nel mondo e di far sì che le persone comprendano l’importanza della tutela della biodiversità del nostro pianeta.
Scritto da Daniele Esposito nell’ambito delle attività del Multimedia Center del progetto EAThink 2015