“Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro”
(dal film “Fantasmi a Roma” con Eduardo De Filippo)
Il caffè tra storia e leggenda
Sull’origine del caffè esistono molte leggende, la più conosciuta narra di un pastore chiamato Kaldi che portava le capre a pascolare in Etiopia. Un giorno le capre s’imbatterono in una pianta di caffè, cominciarono a mangiarne le bacche e a masticarne le foglie. Scesa la notte, le capre, anziché dormire, si misero a vagabondare con energia e vivacità mai espresse fino ad allora. Il pastore comprese subito che quello strano comportamento doveva dipendere da ciò che avevano mangiato durante il giorno. Decise quindi di abbrustolire i semi della pianta di cui si era nutrito il suo gregge, li macinò e, dopo averne fatta un’infusione, ottenne il caffè. Forse fu proprio questo l’inizio del viaggio di questo bevanda che si diffuse rapidamente in Medio Oriente, in Europa e nelle Americhe. Venezia rappresentò la porta d’ingresso del caffè in Europa, grazie ai suoi rapporti commerciali con l’Oriente. Col passare del tempo, i luoghi di consumo del caffè divennero dei luoghi d’incontro, di scambio d’idee: il successo fu tale che nel 1700 ogni città europea ne aveva almeno uno.
Quanto caffè si produce e consuma oggi nel mondo?
I dati del 2014 che riguardano il caffè sono impressionanti: sono stati prodotti 142 milioni di sacchi da 60 kg l’uno e il caffè ha dato lavoro a più di 25 mila famiglie in 80 paesi produttori. Il valore complessivo del mercato del caffè ha raggiunto i 109 miliardi di dollari. Il Brasile è il maggiore produttore, da solo produce il 32% del caffè del mondo. Un dato sorprendente riguarda il consumo di noi italiani: lo scorso anno ne abbiamo consumati 6 kg a testa, contro gli 11,7 kg dei finlandesi.
Il caffè a Expo2015
All’interno di Expo Milano 2015 sono presenti nove cluster, li potremmo definire dei “padiglioni collettivi” dove più paesi partecipano insieme per sviluppare un determinato tema. Uno dei cluster è interamente dedicato al caffè e ospita dieci paesi tra i migliori produttori al mondo: Burundi, El Salvador, Etiopia, Kenya, Rwanda, Repubblica del Guatemala, Repubblica Dominicana, Timor-Leste, Uganda, Yemen.
Il caffè, nella maggior parte dei casi, cresce all’ombra di altissimi arbusti all’interno di estese foreste. Per questo motivo il cluster del caffè si presenta come una struttura composta interamente in legno, in grado di far penetrare la luce e ricreare l’atmosfera tipica di una vera e propria foresta africana o del centro America.
Il protagonista assoluto di questo spazio è il profumo: gli aromi che si percepiscono all’interno del cluster guidano i sensi alla scoperta delle varie qualità di caffè presentate dai diversi paesi.
L’università del Caffè di IllyCaffè e l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” hanno sviluppato un percorso di visita all’interno dei cluster. Un pannello-stazione, posto in ciascuna delle 4 tappe, mostra il viaggio del caffè dalla pianta alla tazzina. Seguendo il percorso si attraversano i padiglioni dei paesi partecipanti, all’interno dei quali è possibile degustare diverse qualità di caffè e scoprirne i metodi di produzione. Attraverso le tecniche di coltivazione, produzione e conservazione del caffè infatti, ogni Paese racconta la sua cultura. Entrare in questi dieci piccoli padiglioni quindi è un’esperienza unica che permette al visitatore di conoscere le tante sfaccettature e particolarità di un prodotto così diffuso nel mondo.
La visita al cluster del caffè é arricchita dalla mostra fotografica “Profumo di sogno” di Sebastião Salgado, che propone un viaggio attraverso i paesi produttori di caffè. Posizionati davanti a una delle entrate del cluster che costeggia il Decumano, gli scatti in bianco e nero di Salgado fanno rivivere la realtà dei coltivatori di caffè: donne e uomini la cui vita ruota intorno a questo rinomato prodotto, che a sua volta genera vita.
Il caffè è vita, non solo per le sue proprietà eccitanti che aiutano a svolgere al meglio le mansioni quotidiane, questo prodotto porta con sé culture e tradizioni antichissime oltre all’impegno quotidiano di moltissimi lavoratori in tutto il mondo.
Il Cluster del Caffè è parte dell’itinerario per le scuole: “Consumi“
Scritto da Daniele Esposito, nell’ambito delle attività del Multimedia Center del progetto EAThink 2015.