“In un mondo di abbondanza, nessuno, non una singola persona, dovrebbe soffrire la fame. Voglio vedere la fine della fame nel mondo nell’arco della mia vita”
Ban Ki-moon (segretario generale dell’ONU).
La realtà si compone di paradossi e contrapposizioni: sulla terra, da un lato vivono oltre mezzo miliardo di persone obese e dall’altro oltre 800 milioni soffrono la fame e più di due miliardi patiscono la carenza di macronutrienti. Attualmente riusciamo a produrre la più grande quantità di più cibo pro capite di sempre, ma un terzo di esso viene perso o sprecato.
Una situazione inaccettabile, che può e deve essere invertita. “Porre fine alla fame nel mondo è fattibile e possiamo realizzarlo entro l’arco della nostra vita, ma solo attraverso azioni concrete e collaborando tutti insieme“, a ribadirlo è il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che nel 2012, durante la Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20 aveva lanciato una sfida, la “Sfida Fame Zero”.
Per considerarci vincenti dovremo raggiungere cinque obiettivi principali:
- Zero bambini con deficit di sviluppo sotto i due anni
- 100% accesso a cibo adeguato, sempre
- Tutti i sistemi alimentari sostenibili
- 100% aumento della produttività e del reddito dei piccoli contadini
- Zero perdite o sprechi di cibo
La Sfida si racconta ad Expo
Le Nazioni Unite hanno deciso di collocarsi all’interno della fiera in maniera creativa e originale: per la prima volta non occupano infatti un padiglione, ma si dislocano all’interno dell’intero sito espositivo, attraverso 18 installazioni multimediali, riconoscibili da un enorme cucchiaio blu. Questa scelta rafforza il significato della sfida: un vero e proprio percorso da svolgere insieme attivamente. Siamo tutti chiamati ad agire.
Ogni installazione è dedicata a un tema, che viene approfondito con l’aiuto di pannelli informativi, infografiche e brevi video. Per favorire il coinvolgimento è stato creato ‘Get to Zero’, un gioco interattivo scaricabile gratuitamente sul vostro smartphone. Fotografando il QRCode, stampato sulle installazioni, sbloccherete una domanda. Ripetendo l’operazione per 7 volte, ovvero visitando almeno 7 diverse installazioni, e rispondendo correttamente ad ognuna di esse otterrete il Passaporto di Ambasciatore per un mondo sostenibile nonché un gadget da ritirare al Giardino Onu.
Il gioco è molto semplice e adatto anche ai bambini delle scuole elementari. Può arricchire la visita ad Expo soprattutto nei giorni più affollati, poiché le installazioni si collocano tutte al di fuori dei padiglioni. Per rendere più efficace il messaggio è opportuno arricchire il gioco con spiegazioni e riflessioni condotte dagli insegnati.
Scritto da Sara Marsili nell’ambito delle attività del Multimedia Center del progetto EAThink 2015