Come ben sappiamo nel nostro frigo molta roba che compriamo al supermercato o al mercato viene buttata. Ed ecco che, come da titolo, molti cibi vengono gettati o durante la produzione vengono trattati creando sprechi. Ma sappiamo realmente quanti?
In questo articolo spiegheremo come vengono prodotti determinati alimenti e i relativi sprechi dall’origine del prodotto, fino al vostro frigo.
Resterete senza parole!
Secondo recenti studi lo spreco alimentare è aumentato del 50% negli ultimi anni.
lo spreco è diventato un problema da risolvere. Alcuni dati riferiscono che il 40% del cibo prodotto negli USA finisce in discarica. In Gran Bretagna si buttano 6 milioni di tonnellate di cibo ancora consumabile, in Italia lo spreco è di 8 milioni di tonnellate di cibo buttato annualmente. E questi sono solo alcuni esempi di sprechi che avvengono nel mondo, soprattutto nei paesi più ricchi e industrializzati, specialmente nella fase di distribuzione. Secondo il FAO(Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura) con tutto questo cibo (quasi 222 milioni di tonnellate di alimenti sprecati) si potrebbe sfamare l’intera popolazione sub Sahariana. Bisogna anche considerare che lo spreco non avviene solo con l’effettivo cibo ma anche con tutti gli elementi consumati per produrlo come l’acqua e l’aria. Infatti in Italia ci sono 24,5 milioni di tonnellate di biossido di carbonio sprigionati inutilmente per produrre cibo sprecato, di cui il 20% di questi gas serra è collegato al trasporto del cibo nei supermercati e nelle nostre case.
In conclusione consigliamo di:
- Cercare di comprare cibo proveniente direttamente dal produttore senza passare dal supermercato, in questo modo tutti ci guadagniamo, noi ci risparmiamo e l’ambiente e più pulito
- Cercare di comprare il minimo indispensabile e comprare prodotti a lunga conservazione
- durante l’uso dei prodotti sprecarne il meno possibile e riutilizzare gli scarti il più possibile (Gli asparagi, solitamente si butta il gambo e invece si potrebbe riutilizzare)
Fonti: FAO e Ideegreen
Fonti foto: jbloom
Autori:Alessio Petazzi, Luca Fusaro, Matteo Donati
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