Il 22 maggio Cascina Triulza ha ospitato la terza di una serie di attività didattiche promosse da Altroconsumo, aventi come target le scuole primarie e secondarie di tutta Italia. Protagonista del workshop della giornata è stata la scuola media “Salvador Allende” di Paderno Dugnano (MI).
Dopo qualche minuto di confusione (dovuto all’euforia dei ragazzi), una collaboratrice di Altroconsumo ha introdotto il programma della mattinata al giovane pubblico: «Nel corso delle due ore di permanenza nella struttura, si terranno alcuni giochi di ruolo, in cui verrete divisi in due gruppi, ovvero “squadra dei microrganismi buoni” e “squadra dei microrganismi cattivi”».
Nell’obiettivo di comprendere quali comportamenti adottare di fronte ai rischi legati alla presenza di microbi negli alimenti che mangiamo quotidianamente, gli studenti sono stati invitati a rispondere ad alcune domande e a ricostruire frasi inerenti ad atteggiamenti corretti e sbagliati. Nello specifico, agli alunni è stato chiesto di immaginare di essere in un ristorante, all’interno del quale ognuno di loro avrebbe potuto svolgere due possibili compiti: addetto alla cucina o cameriere in sala. Una volta scelto il ruolo preferito, le classi hanno compilato un mini-questionario per testare quanto fossero in grado di riconoscere i pericoli a cui tutti noi andiamo incontro quando manipoliamo il cibo (ad esempio, “Sai qual è la temperatura ideale per cucinare bene?” oppure “Cosa bisogna fare prima di toccare gli alimenti che vogliamo cucinare?”).
Mentre i ragazzi interagivano l’un l’altro, simulando l’atmosfera professionale che si respira in un ristorante di lusso, io e il mio collega ci siamo avvicinati alla professoressa che ha organizzato l’uscita didattica. Mostrando fin da subito una grande disponibilità, l’insegnante ci ha illustrato le motivazioni che l’hanno spinta a portare le proprie classi all’Expo: “Siccome sono contraria alla concezione di Expo quale pura vetrina commerciale, sono andata alla ricerca di un’iniziativa che unisse svago e conoscenza in un’unica esperienza. Altroconsumo ci ha offerto questa possibilità e vedo con piacere che i miei ragazzi apprezzano“. Successivamente, le abbiamo chiesto di elencarci i padiglioni che intendevano visitare e, precisando che la scelta è ricaduta su quelli che, a suo avviso, erano più ricchi di contenuti, ha affermato: “Visiteremo il padiglione Israele per vedere il tanto acclamato “giardino verticale” con le sue diverse varietà di sementi, poi abbiamo previsto la visita al padiglione Belgio, dove si affrontano i temi dell’acquaponica e delle tecniche di produzione alimentare alternative e al padiglione Austria, per respirare l’aria pura del microclima del bosco riprodotto. Infine, abbiamo soddisfatto le richieste degli studenti, includendo il padiglione Brasile con la sua famosa rete e il padiglione Coca-Cola“.
Abbiamo avuto occasione di intervistare anche una rappresentante dell’associazione Altroconsumo per avere maggiori informazioni circa il workshop allestito e il progetto a cui rimanda; la collaboratrice ci ha esposto gentilmente i principi ideatori della loro proposta, e cioè educazione e sicurezza alimentare, sostenibilità delle filiere alimentari e responsabilità sociale. L’iniziativa, tra l’altro, comprende svariate attività culturali (con il patrocinio gratuito di Expo), che si terranno nei mesi di maggio, giugno e settembre e che rientrano nel più ampio progetto Check-up Diritti, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Quando abbiamo domandato con quale frequenza hanno luogo i laboratori per le scuole sulle tematiche appena citate, la ragazza ci ha risposto che si svolgono tutti i venerdì di maggio e ha aggiunto che, a giugno, ci saranno workshop sulle filiere del riso e del caffè aperti al pubblico (fino a esaurimento posti).
Per concludere, ci ha parlato della rappresentazione teatrale gratuita fissata per il 26 giugno presso l’auditorium di Cascina Triulza: la Compagnia Genovese Beltramo metterà in scena lo spettacolo “Io sono la luna”, al fine di sensibilizzare le persone verso il problema dell’obesità.
Scritto da Arianna Rimoldi, nell’ambito delle attività del Multimedia Center del progetto EAThink 2015.