Polenta e fichi contro vino e biscotti. Due tipiche colazioni dei nostri nonni appartenenti rispettivamente al nord e al centro Italia. Così diverse tra loro e così strane ai nostri occhi. E invece oggi, cosa ci ritroviamo a mangiare appena svegli? La maggior parte di noi, senza distinzione di regione, probabilmente troverà nella dispensa qualche merendina confezionata proveniente da multinazionali alimentari spesso con sedi fuori dal paese.
La così detta globalizzazione alimentare ha infatti appiattito ogni genere di differenza regionale così che un bambino trentino soddisferà il suo appetito mattutino esattamente come un bambino siciliano. Tutto ciò non accadeva mezzo secolo fa quando l’unica possibilità era sfruttare le materie che il territorio offriva e trasformarle in prodotti caserecci.
Dove sono finite le tradizioni locali e le abitudini italiane che tanto cerchiamo di promuovere nel mondo?
Per iniziare forse dovremmo guardare la nostra quotidianità e recuperare le ricette della nonna, cosi da soppiantare la triste merendina industriale a favore di prodotti locali e a chilometro zero per tramandare ai nostri figli l’identità regionale.
Di Anita Galletti, Michela Guerini e Anna Monti