È in corso a Vienna in queste ore il Seminario Internazionale di EAThink2015. Insegnanti e formatori provenienti da 12 Paesi Europei e 2 Africani si sono riuniti nella città austriaca per una due giorni di plenarie, workshop e visite sul terreno, per scambiare esperienze e buone pratiche per educare alla cittadinanza mondiale e all’alimentazione sostenibile.
Come afferma l’ONG austriaca Südwind, responsabile dell’organizzazione dell’evento per EAThink2015, la globalizzazione favorisce le dinamiche che mettono in relazione le nostre scelte ed azioni con le vite di milioni di persone in tutto il mondo. L’era della prossimità digitale e delle informazioni non evita le contraddizioni e le sproporzioni: povertà, cambiamenti climatici e migrazione sono aspetti di una società sempre più globalizzata.
Oggi, oltre 800 milioni di persone soffrono la fame, mentre nei paesi più ricchi il cibo viene sprecato più che mai. Il sistema alimentare attuale ha molte ripercussioni negative sull’ambiente e sulla salute, con interessi politici e finanziari che spesso mettono a rischio i diritti degli agricoltori e dei consumatori. Cambiamenti rapidi e contraddittori coesistono fianco a fianco, ed è difficile interpretare gli eventi e intraprendere azioni per cambiare. Il ruolo dell’istruzione diventa sempre più centrale nell’incoraggiare i giovani a sviluppare strumenti di comprensione critica. Proprio su questo punto, insegnanti, operatori sociali, educatori e amministratori locali sono chiamati ad agire.
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